E’ stata firmata questa mattina a Ca’ Farsetti la concessione per 25 anni di un’area di proprietà comunale, a Sant’Erasmo, per la realizzazione di opere destinate alla promozione della cultura e dei prodotti dell’isola. Ad apporre la firma sull’atto sono stati il dirigente del Settore Conservazione e Valorizzazione Beni Immobili, Luca Barison, e Leone Zannovello, in rappresentanza dell’associazione SantErasmo. Presenti per l’Amministrazione comunale l’assessore alla Promozione del territorio Paola Mar e il consigliere delegato alle Isole Alessandro Scarpa ‘Marta’.
Il provvedimento, che decorrerà dal 1° novembre 2022, costituisce il passo successivo alla deliberazione di Consiglio comunale n. 47 del 24 luglio 2019 con cui l’assemblea di Ca’ Farsetti ha dato il via libera alla “Variante n. 38 al Piano degli Interventi per le isole di Sant’Erasmo e Vignole”.
Nell’area individuata e denominata porta di Sant’Erasmo, comunemente nota come area del Capannone, per la presenza fin dal 1985 di un manufatto rurale, verrà realizzato un edificio polifunzionale che fungerà da punto informativo, bar, locale commerciale per la lavorazione, preparazione consumo e vendita dei prodotti locali. La struttura costituirà anche un luogo in cui svolgere attività didattiche e di promozione della cultura, oltre che punto di partenza per i percorsi di visita dell’isola e dell’ambiente lagunare.
Non solo: l’edificio, in base alla proposta presentata dall’associazione, svolgerà anche una funzione di servizio per gli abitanti dell’isola diventando luogo di aggregazione e di sosta per quanti utilizzano il vicino approdo di navigazione pubblica.
Il progetto, che dovrà avere il nulla osta della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per il Comune di Venezia oltre che tutte le autorizzazioni degli organi competenti, dovrà essere depositato entro 12 mesi. Mentre ci vorranno 28 mesi per l’avvio dell’attività.
“L’Amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore Mar – con questa concessione, che segna ancora una volta una sinergia tra pubblico e privato, intende favorire la valorizzazione del territorio, delle attività produttive tradizionali ed in particolare dell’agricoltura. Questo obiettivo deve partire da un processo di conoscenza della cultura dei prodotti locali, di cui il carciofo violetto è solo un esempio, che può essere trasmessa solo da chi opera in questi luoghi”.
“Questo progetto è molto importante per l’isola di Sant’Erasmo – ha aggiunto il consigliere Scarpa – perché oltre a promuovere le tradizioni sostiene il lavoro delle persone. Continuiamo a investire sull’isola, insieme a tutti gli interventi già approvati relativi alle chiuse, alle rive, al pontile”.
Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente dell’associazione Santerasmo, che attualmente conta sette soci: “E’ finita l’epoca della murrina a un euro – ha dichiarato Leone Zannovello – Le persone cercano sempre più un turismo autentico, ‘verde’, sostenibile. Ringrazio il Comune di Venezia per aver creduto nel nostro progetto ed essersi dimostrato celere negli iter burocratici”.